Nuova Riveduta:

2Samuele 15:27

Il re disse ancora al sacerdote Sadoc: «Vedi? Torna in pace in città con tuo figlio Aimaas e con Gionatan, figlio di Abiatar; i vostri due figli con voi.

C.E.I.:

2Samuele 15:27

Il re aggiunse al sacerdote Zadòk: «Vedi? Torna in pace in città con tuo figlio Achimaaz e Giònata figlio di Ebiatàr.

Nuova Diodati:

2Samuele 15:27

Il re disse ancora al sacerdote Tsadok: «Non sei tu il veggente? Torna in pace in città con i due vostri figli: Ahimaats, tuo figlio, e Gionathan, figlio di Abiathar.

Riveduta 2020:

2Samuele 15:27

Il re disse ancora al sacerdote Sadoc: “Vedi? Torna in pace in città con i due vostri figli: Aimaas, tuo figlio, e Gionatan, figlio di Abiatar.

La Parola è Vita:

2Samuele 15:27

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

2Samuele 15:27

Il re disse ancora al sacerdote Tsadok: 'Capisci? Torna in pace in città con i due vostri figliuoli: Ahimaats, tuo figliuolo, e Gionathan, figliuolo di Abiathar.

Ricciotti:

2Samuele 15:27

Aggiunse ancora il re a Sadoc sacerdote: «O veggente, ritornatene in città tranquillamente; anche i tuoi due figli, Achimaas tuo figlio e Gionata figlio di Abiatar, stiano con voi.

Tintori:

2Samuele 15:27

Poi il re disse a Sadoc sacerdote: «O Veggente, ritorna in pace nella città, e Achimaas tuo figlio e Gionata figlio di Abiatar, i vostri due figli, sian con voi.

Martini:

2Samuele 15:27

E soggiunse il re a Sadoc sommo sacerdote: Torna in pace alla città, o Veggente: e Achimaas tuo figliuolo, e Gionata figliuolo di Abiathar, due vostri figliuoli, sieno con voi.

Diodati:

2Samuele 15:27

Il re disse ancora al sacerdote Sadoc: Non sei tu il veggente? ritornatene in pace nella città, tu, ed Ebiatar, insieme co' vostri due figliuoli: Ahimaas, tuo figliuolo, e Gionatan, figliuolo di Ebiatar.

Commentario abbreviato:

2Samuele 15:27

24 Versetti 24-30

Davide è molto attento alla sicurezza dell'arca. È giusto preoccuparsi della prosperità della Chiesa più che della propria; preferire il successo del Vangelo alla propria ricchezza, al proprio credito, al proprio agio e alla propria sicurezza. Osservate con quale soddisfazione e sottomissione Davide parla della disposizione divina. È nostro interesse, oltre che nostro dovere, acconsentire allegramente alla volontà di Dio, qualunque cosa ci accada. Vediamo la mano di Dio in tutti gli eventi e, per non avere paura di ciò che sarà, vediamo tutti gli eventi nella mano di Dio. Il peccato di Davide era sempre davanti a lui, Sal 51:3; ma non era mai stato così evidente, né era mai apparso così nero come ora. Non ha mai pianto così quando Saul gli dava la caccia, ma una coscienza ferita rende i problemi pesanti, Sal 38:4.

Riferimenti incrociati:

2Samuele 15:27

2Sa 24:11; 1Sa 9:9; 1Cron 25:5
2Sa 15:34,36; 17:17

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